La Serenissima doveva la sua potenza e la sua attrattiva per tutti gli altri stati europei per la qualità dei propri artigiani, l'abilità dei comandanti delle navi, la credibilità dei suoi mercanti: queste caratteristiche erano vanto dei suoi governatori, che promulgavano leggi precise e inderogabili.
Oltre alla cura e all'attenzione continua dei suoi ingegneri ed architetti per le fortificazioni, il magistrato alle acque vegliava sul delicato equilibrio della laguna, in perenne controllo, lavori di arginatura ( murazzi) in cui si sperimentavano sempre nuove tecniche.
A questi controlli si aggiungevano regole ben precise anche per il commercio interno: per la lavorazione dell'oro esistevano ispettori che controllavano continuamente il titolo dell'oro, la qualità delle lavorazioni, insomma, una sorta di protezione del consumatore rispetto gli artigiani, che in questo modo eccellevano nelle loro qualifiche ottenendo così prodotti sempre di alta qualità.
Le leggi insomma, le regole per quanto riguarda la vita quotidiana dei veneziani, venivano inscritte sulla pietra, a conferma che il rispetto verso i cittadini consumatori veniva prima di tutto, e rimaneva stabile nel tempo.
Al mercato di Rialto, in Pescheria, si trova una lapide con su scritte le misure minime dei pesci che venivano venduti, in modo da salvaguardare la pesca, e…