Il settecento veneziano, prodromo purtroppo del declino della serenissima, fu, come il cinquecento, uno dei più grandi secoli per questa Repubblica: operarono Tiepolo, Canaletto, Guardi, Goldoni, Gozzi, Vivaldi, ed operarono degli architetti, precursori dell'architettura razionalista neo-classica, e quindi dell'architettura moderna.
Il Magistrato delle Acque a Venezia fu il centro di studi interdisciplinari nel senso più moderno ed operativo: tutta una tradizione tecnico-funzionale dell'architettura nacque e si sviluppò a Venezia, contrapponendosi, fin dal cinquecento, a quella di tipo aulico di origine principesca del Rinascimento.
Questo tipo di architettura era legato al "ramo dei servizi pubblci" ( Pevnser), e quindi diversa sia sul piano formale che ideologica a quella del barocco e del Rococò delle grandi corti europee ( stili che comunque riprenderò in un altro mio post).
Andrea Tirali (1657-1753)può essere considerato il padre di questa tradizione razionalista e illuminista veneziana, che si affermò in seguito in tutta Europa. A lui si affiancarono architetti cone Lodoli, Algarotti e Memmo, e scienziati - tecnici come il geografo Vincenzo Coronelli e il matematico Bernardino Zendrini, oltre architetti come Scalfarotto, Lucchesi, Piranesi e Temanza, che in qualche modo prese il suo testimone, proseguendo il suo disegno, tutti funzionari del Magistrato delle Acque della Serenissima nella…